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Overtourism e la perdita dell’identità dei luoghi: la sfida di Creative Italy
Il fascino dell’Italia è da secoli una calamita irresistibile per viaggiatori di tutto il mondo, attratti dall’unicità delle sue città storiche, dei suoi borghi e delle sue bellezze naturali. Johann Wolfgang von Goethe intraprese il proprio “Viaggio in Italia” nel 1786 per cercare le radici culturali europee e scoprire l’autenticità di luoghi come Roma, Firenze, Napoli e la Sicilia.
Questo viaggio formava una tappa importante nella vita di chi intraprendeva il Grand Tour, destinato ai giovani aristocratici delle classi più abbienti d’Europa per completare la loro educazione artistica, storica e culturale. Il Grand Tour era caratterizzato da un’immersione profonda e prolungata nelle culture locali e nelle bellezze artistiche italiane, un viaggio che oggi contrasta fortemente con l’eccesso di turismo rapido e superficiale legato all’overtourism.
Cosa è l’ overtourism?
Negli ultimi decenni questo fenomeno ha portato a un’invasione di massa che minaccia l’autenticità e la sostenibilità dei luoghi simbolo dell’Italia, creando squilibri che compromettono la qualità della vita dei residenti e l’integrità dei territori. Le principali città turistiche italiane sono infatti prese d’assalto da ondate di visitatori che si concentrano in specifici periodi dell’anno e questo fenomeno genera un sovraccarico delle infrastrutture e dei servizi locali, compromettendo la qualità della vita dei residenti.
Contemporaneamente, la diffusione di catene di franchising e negozi standardizzati soffoca le piccole attività artigianali e locali, contribuendo a rendere le città sempre più simili tra loro e privandole del loro fascino unico.
Inoltre, questo modello di turismo spesso si accompagna a una mancanza di rispetto per il patrimonio locale: i visitatori, focalizzati sul collezionare immagini e souvenir, raramente si fermano a comprendere la cultura o a interagire con le comunità che abitano quei luoghi e la fretta con cui si passa da una meta all’altra riduce l’esperienza a un mero consumo di immagini, piuttosto che a un incontro profondo con l’essenza dei luoghi.
Oltre all’impatto culturale e ambientale, il turismo di massa e stagionale genera forti squilibri economici nelle destinazioni più popolari. Durante i periodi di alta stagione, le località turistiche sono letteralmente invase, con picchi di affluenza che le infrastrutture faticano a gestire. Tuttavia, al termine dell’estate o delle festività, questi stessi luoghi vivono lunghi mesi di inattività, con attività commerciali e ristoranti costretti a chiudere o a ridurre il personale.
La sfida di Creative Italy
Per contrastare l’overtourism e preservare l’identità dei luoghi, molte città italiane e organizzazioni stanno adottando misure mirate e Creative Italy è un esempio rilevante di questo approccio innovativo, lavorando per promuovere un turismo sostenibile, di qualità e a misura di luogo. La missione di Creative Italy è infatti quella di preservare il patrimonio culturale e naturale dell’Italia attraverso esperienze immersive e autentiche che permettano ai visitatori di vivere i luoghi anziché semplicemente “consumarli”.
Il nostro obiettivo è far riscoprire la memoria storica dell’artigianato italiano, offrendo ai viaggiatori esperienze che vanno oltre la semplice visita e promuovendo un turismo consapevole che favorisca un equilibrio economico duraturo per le realtà locali.
Il nostro modello: un turismo consapevole e sostenibile
Creative Italy invita i viaggiatori a esplorare luoghi di grande valore culturale, non solo le città più conosciute ma anche borghi e città secondarie spesso trascurate dai grandi flussi. Questo non solo aiuta a distribuire il carico turistico, ma contribuisce anche a mantenere vive le comunità locali e le loro attività artigianali, offrendo nuove opportunità di lavoro in zone che altrimenti si svuoterebbero.
La tutela dell’artigianato tradizionale è al centro del nostro impegno perché collaboriamo con artigiani e produttori locali per far conoscere ai visitatori le tradizioni e i saperi antichi, proponendo esperienze immersive come workshop e visite ai laboratori artigianali. Anche nelle destinazioni più famose, Creative Italy propone un approccio differente, che privilegia itinerari lontani dai percorsi turistici di massa e questo permette ai viaggiatori di scoprire la vera anima delle città italiane, con un occhio di riguardo per le attività locali e le comunità che rendono uniche queste destinazioni.
Un nuovo modo di viaggiare e vivere l’ Italia
Promuoviamo nuove prospettive economiche, incentivando le piccole attività a rimanere aperte e operative oltre la stagione turistica poichè il nostro approccio mira a garantire una sostenibilità a lungo termine, fornendo opportunità lavorative che non dipendono esclusivamente dai picchi turistici.
In conclusione, se il Grand Tour ottocentesco rappresentava un viaggio profondo e formativo, oggi un modello di turismo responsabile come quello di Creative Italy permette ai viaggiatori di riscoprire l’Italia in un modo che ne valorizza l’autenticità.
Solo attraverso una gestione sostenibile e la collaborazione tra istituzioni, residenti e viaggiatori si può mantenere questo equilibrio, affinché il patrimonio italiano possa continuare ad affascinare le generazioni future.
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