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Storia

Sin dalla civiltà egizia il profumo svolge numerose funzioni tra cui quella sacra, di seduzione, di  vitalità, di benessere ma anche  medica attraverso l’aromaterapia.

L’uso dei profumi importati dal mondo arabo ebbe grande diffusione in Italia a partire dal Rinascimento. Il profumo diventa un segno di distinzione dei nobili e dei ricchi.

Nella Firenze rinascimentale si affermò la corporazione degli speziali, a cui appartenevano anche i profumieri che sollecitati dalle richieste di donne famose quali Isabella d’Este, Caterina dei Medici, Lucrezia Borgia, fecero di  Firenze  il centro della creazione europea del profumo.

Nel 1600 nasce l’Acqua di Colonia. Secondo alcuni, suo “inventore” fu Gian Paolo Feminis, originario di Santa Maria Maggiore. Feminis inventa e produce una sostanza che, a suo dire, guarisce tutti i mali. Si chiama Aqua Mirabilis. Secondo altri, a inventare questa essenza fu un altro italiano, Giovanni Maria Farina. La formula comprende una trentina di essenze, tra cui limone, cedro, arancia, pompelmo, lavanda, timo e rosmarino.

La creazione dell’acqua di Colonia segnò l’inizio della profumeria moderna 

Produzione

Per realizzare le essenze dei profumi naturali le profumerie artigianali sono sempre  alla ricerca delle migliori materie prime, vengono poi estratti gli olii essenziali rispettando i tempi di macerazione e filtrazione per garantire una persistenza diversa da quella derivata da processi industriali e ingredienti di natura chimica.

Il Profumo su misura è il frutto di un processo alchemico attraverso il quale il Maestro Profumiere, grazie ad una attenta analisi del cliente incentrata sulla scelta delle materie prime e degli aromi che meglio esprimono il gusto e il ricordo di memorie lontane, crea una essenza esclusiva in grado di evocare uno stato di estasi e felicità. Il risultato è una fragranza unica e originale capace attraverso l’olfatto di creare un’armonia con l’essere.

Numerose sono le profumerie artigianali in Italia, quali L´officina Profumo di Santa Maria Novella e Lorenzo Villoresi.

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