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Storia

La pittura botanica nasce dall’esigenza di illustrare le piante utilizzate a scopo medicinale, per facilitarne il riconoscimento e quindi la raccolta.

E´ databile al 512. A.C, il “de materia” di Dioscoride, splendido erbario figurato conservato alla biblioteca di Vienna.

Successivamente, e per tutto il medioevo, l’illustrazione botanica, persi i caratteri naturalistici che pure avevano conservato con varie modalità, è raffigurata con moltitudine di demoni, angeli e figure antropomorfe.

Fu però durante il Rinascimento, che l’illustrazione botanica ebbe grande splendore. Massima espressione in questo periodo dell’incontro tra l’arte e la scienza furono: Leonardo da Vinci, Durer, e Jacopo Ligozzi.

In Italia, grandi collezionisti furono i Medici a Firenze, ed i Gonzaga a Mantova. Alla corte dei Medici a Firenze, fu chiamato nel 1577 Jacopo Ligozzi, che come pittore di corte realizzò dei magnifici erbari ad acquarello, pezzi unici, ammirati e studiati dai naturalistici dell’epoca come il Bolognese, Ulisse Aldrovandi, oggi ancora visibili, presso gli Uffizi di Firenze.

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