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Il restauro di libri, disegni e carte antiche ha grande importanza per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico.

Il restauro nasce dalla necessità di fare sopravvivere il valore del contenuto dei manoscritti, delle carte e dei disegni. Inizialmente gli interventi erano empirici e non molto frequenti perché si preferiva fare una copia piuttosto che restaurare l’originale. L’approccio a questa arte comincia a cambiare nel Rinascimento, con la riscoperta filologica degli antichi testi.

Nel Settecento poi, con la chimica si definiscono nuove tecniche di intervento per togliere le macchie e ravvivare gli inchiostri. Oggigiorno I libri antichi sono considerati un manufatto, prodotto di una cultura artigianale, di una filiera che comprende la  legatura, la filigrana, l´incisione, caratteri di stampa, fabbricazione della carta, fascicolazione e gli strumenti utilizzati.

Storia

Esattamente come gli altri tipi di restauro (mobili, dipinti, ecc.), anche quello dei libri nacque come pratica artigianale, per poi raggiungere un piano piú specifico e professionale. Inoltre, nel 1938, ha contribuito a dare importanza al mestiere del restauratore l´Istituto Centrale per la Patologia del Libro, fondato da Alfonso Gallo.

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