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Storia

La tecnica della marmorizzazione ebbe origine in Cina nell’VIII secolo e venne importata in Europa alla fine del Cinquecento. Come tipico prodotto fiorentino, la carta decorata si è affermata soltanto intorno alla fine del XIX secolo. Negli anni ’20  l’influenza dei decori floreali dell´Art Nouveau cominciò a caratterizzare gran parte della lavorazione fiorentina.

Ai giorni nostri esistono però ancora realtà che mostrano le infinite possibilità della realizzazione manuale creando veri capolavori di originalità.

Come si lavora

La carta fiorentina è realizzata a partire da colori a base di fiele di bue, che con l’ausilio di pennelli vengono fatti gocciolare su un liquido gelatinoso ottenuto da un lichene marino che permette al colore di galleggiare. Una volta picchiettato sulla superficie e diffusosi a macchia, il colore viene lavorato con dei bastoncini e viene creato il disegno. Per creare un effetto ondulato, si utilizza uno strumento con cui si ottengono motivi a onde, a conchiglia, a ventaglio, a pavone o a foglia, tipici dello stile fiorentino.

L’artigiano applica il foglio sulla superficie del bagno affinché  i colori aderiscano alla carta, sulla quale si trasferisce l’intera decorazione. Il foglio viene quindi rimosso e messo lungo una superficie per non far gocciolare il colore e viene lasciato ad asciugare.

Produzione

Oggi la carta marmorizzata non si produce solo a Firenze ma anche a Venezia e in altri parti di Italia. La carta viene principalmente utilizzata nella rilegatoria ma viene anche sapientemente usata per rivestire piccoli oggetti. Un esempio famoso nel mondo è IL PAPIRO

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